Caro Diario,
oggi in questo giorno di tempesta, nella sala delle armi, ci tengo a raccontarti le mie avventure e del mio adorato cavallo Bucefalo.
Mio padre me lo comperò all’età di 10 anni. Bucefalo era un cavallo indomabile ed è per questo motivo che mio padre lo voleva portare via, ma, scommisi che avrei trovato il motivo e quindi lui avrebbe dovuto pagarmi il valore del cavallo. Io, detto fatto, trovai il motivo per cui era così imbizzarrito: Bucefalo aveva paura della sua stessa ombra.
Per questo lo voltai verso il sole, gli salì in groppa e poi diventammo inseparabili, fino a quando nella battaglia dell’ Idaspe ebbe delle ferite mortali, ma non volle arrendersi, infatti anche quella volta mi portò vittorioso. La sera però, sudato e pieno di sangue, si sdraiò al suolo e morì.
Io ho costruito una città in suo onore, Alessandria Bucefala, e quando morirò voglio essere sepolto insieme a lui. Ogni giorno prego gli Dei di prendersi cura di lui, il venerdì invece vado a fare un sacrificio, magari la buona volontà farà ricordare agli Dei il mio Bucefalo.
327 a.c.
In un liceo nel New England un professore utilizza metodi non convenzionali per esortare i…
In questo weekend c'è Romics ed ironia della sorta il mio ultimo libro è un…
Non è giorno, non è festa, non è vacanza e nemmeno gioia, ma un'onda di…
Lusy è una ragazza bionda, con capelli che se mossi dal vento sembrano raggi di…
View Comments
Cara Livia, complimenti ! Testo ben scritto, ricco di riflessioni personali ! Non stancarti mai di scrivere perché hai un gran talento. Un bacio Emanuela la mamma di Leo❤️
Grazie Emanuela dei tuoi stupendi complimenti. <3
Grazie Emanuela dei tuoi stupendi complimenti. <3