Un gioco di sguardi, di sorrisi, di lacrime, di parole, di azioni, di gesti, di suoni…..in tanti modi si può comunicare. La necessità di esprimere un’opinione, un sentimento o più semplicemente di diffondere un’informazione prende vita dal momento in cui nasciamo: noi siamo nati per comunicare.
Questa necessità è diventata quasi estrema nei momenti di lockdown dove ogni nostra comunicazione non andava oltre le quattro mura di casa. Fortunamente ci è venuta incontro Internet che ci ha permesso di comunicare tramite un dispositivo e ci ha resi tutti un pò più vicini.
Il desiderio di comunicare è un qualcosa che non ci può essere tolto perchè senza ci sentiamo soli. E’ talmente grande questo desiderio che oggi è sufficiente che la connessione sia assente sul nostro smartphone per farci arrabbiare.
La comunicazione che in tanti sottovalutano è quella del nostro corpo, delle nostre gestualità in cui è sufficiente solo una stretta di mano per instaurare un’empatia o un’antipatia. Il linguaggio del corpo è forse una delle poche se non l’unica forma di comunicazione delle persone autistiche e per questo dobbiamo essere più sensibile e cercare di capire anche chi non riesce ad esprimersi con le parole.
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