Le 4 persone che metterei nell’Inferno

Dante e la Divina Commedia mi hanno ispirato e cosi ho pensato a chi metterei nell’Inferno dantesco e quali punizioni gli darei. Le persone che secondo me dovrebbero essere punite e dedicato loro un nero cerchio infernale sono: chi è stato troppo impiccione, chi ha giudicato troppo, chi ha dato poca importanza agli studi e chi invece è stato troppo attratto dai libri e non si è goduto la vita.

I nerd

Gli eccessivi studiosi li possiamo definire come “nerd” , cioè persone che dedicano la loro vita a studiare e a focalizzare i loro interessi solo su pochi specifici argomenti senza far caso a tutta le persone e le cose che li circondano.

Il primo cerchio è per loro, gli eccessivi studiosi, dove dovranno leggere e studiare libri all’infinito. Appena terminata la lettura di un libro il bibliotecario infernale, un Albert Einstein dagli occhi infuocati e dalle mani tozze, busserà irruentemente sulla loro schiena e gliene consegnerà instantaneamente un altro senza fargli mai alzare lo sguardo per potere vedere cosa hanno intorno.

Gli impiccioni

Persone che non si sono mai fatte gli affari propri e per le quali il pettegolezzo ed il gossip valeva più di un’amicizia.

Il secondo cerchio è dedicato a loro, che dovranno assistere permanentemente ad una conversazione tra due persone non potendo ascoltare la loro voce e quindi senza sapere cosa si stanno dicendo.

Gli ignoranti

Persone che hanno passato tutto il loro tempo a divertirsi, che giudicano ogni cosa una sciocchezza e che vivono nell’eterno “non sapere”, praticamente persone che sono diventate un tutt’uno con le applicazioni social.

Il terzo cerchio prevede che gli ignoranti siano confinati dietro una lastra di vetro e davanti a loro, senza poterli mai toccare, ci sono i loro smartphone che suonano e vibrano pieni di notifiche, da Whatsapp, a TikTok per passare a Instagram e Snapchat e chi più ne ha più ne metta.

I criticoni

Gente che ha passato la vita a giudicare gli altri ed a dispensare critiche e consigli non richiesti.

Nel quarto e ultimo cerchio, i criticoni sono condannati a rimanere in piedi davanti ad uno specchio che riflette la loro immagine ma che porta in sè tutti i difetti e le cose cattive che hanno detto agli altri.

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