Quello specchio che hai paura di guardare
perché, senza parlare, senza farsi sentire,
ti fa sentire male, ti mostra l’aspetto esteriore nel modo peggiore.
Quello specchio che come una spada ti colpisce il cuore,
ma tu non vedi sangue senti solo dolore,
quel dolore che ti fa sdraiare a terra e ti fa piangere per quanto è forte.
Fingevo di sorridere mostrandomi fiera,
ma nessun sorriso colmava le lacrime
che dietro le quinte bagnavano i panni di tristezza.
Pensavo fosse lì che finiva la mia vita,
ma delle piccole luci placavano l’oscurità
che c’era dentro di me.
“La vita non è stare rinchiusi dentro una caverna quello è solamente non morire”. Questa frase, citata in un cartone animato “I Croods“, mi ha fatto pensare ed è da lei che ho preso ispirazione per questa poesia.
In un piccolo paesino il sole entrava nelle finestre come un fulmine
era primavera ed in giro si sentiva solamente odore di polline
I bambini correvano spensierati
nei grandi ed enormi prati
Eravamo tutti contenti
al capodanno del 2020.
Senza ancora sapere
cosa stesse per accadere.
Il 9 marzo tutti in quarantena
e da li è iniziata la grande catena
di canzoni, di avvisi e purtroppo anche di morti
si erano già mischiate le sorti.
Ogni volta che penso ad un foglio penso alla nostra vita.
La disegniamo e coloriamo come vogliamo noi e a volte entrano delle persone ad aiutarci a concludere il disegno.
Il foglio può essere di tanti colori quante sono le nostre emozioni: blu triste, giallo felice, viola paura, rosso rabbia, rosa amore…
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